Gravidanza: un recente studio fatto a Portland, in Oregon, costituisce un importante passo in avanti per la comprensione di come un’infiammazione può influire su sviluppo cerebrale e salute mentale del bambino
Musica e arti visive a scuola migliorano le capacità cognitive dei bambini
Uno studio condotto nei Paesi Bassi afferma che la musica e le arti visive a scuola favoriscono lo sviluppo cognitivo e quindi il rendimento scolastico dei bambini
Memoria di lavoro: quali sono i suoi limiti
La nostra memoria di lavoro, cioè la capacità di mantenere in memoria più informazioni contemporaneamente, è limitata nel tempo. Secondo un recente studio ciò dipenderebbe dal coinvolgimento di alcune aree cerebrali e dal modo in cui queste interagisco…
Anziani e memoria: il problema dei falsi ricordi
Nella vecchiaia, oltre al problema della perdita della memoria, si assiste alla formazione di falsi ricordi nel cervello.
Perdite di memoria: normale invecchiamento o Alzheimer?
Con l’avanzare dell’età capita più facilmente di scordare nomi o oggetti. Queste dimenticanze sono semplicemente una parte normale dell’invecchiamento o segnalano le prime fasi di un disturbo più grave quale il morbo di Alzheimer?
Movimenti oculari e ricordi: quale possibile legame?
Una ricerca ha dimostrato che per riattivare le immagini visive di ricordi passati il cervello utilizza i movimenti oculari.
Amare la matematica rende i bambini più bravi?
Uno studio ha dimostrato che i bambini che amano la matematica hanno una migliore funzionalità dell’ippocampo e migliori performance.
Il cervello ci protegge dai brutti ricordi e pensieri
Uno studio ha dimostrato che esiste un meccanismo a livello cerebrale che sopprime il recupero di memorie intrusive e spontanee.
Una nuova comunicazione neuronale importante per la memoria
In uno studio è stato individuato un fenomeno neuronale tra due regioni del cervello, durante il sonno, fondamentale per la formazione dei ricordi.
Le crisi epilettiche infrequenti possono danneggiare la memoria
Lo studio spiega il meccanismo mediante il quale le crisi epilettiche infrequenti nei pazienti con malattia di Alzheimer possono generare deficit cognitivi