Si presume che la dipendenza da Instagram sia correlata all’insoddisfazione corporea per via dell’esposizione costante ad immagini corporee idealizzabili
Insoddisfazione corporea e social media
L’interiorizziazione dell’ideale di magrezza e la conseguente insoddisfazione corporea possono influire sull’insorgenza di un disturbo alimentare
I contenuti fitspirational di Instagram e il rapporto con il proprio corpo
L’esposizione a contenuti di fitspiration impatta negativamente sulla soddisfazione per la forma fisica, l’umore e i sintomi legati ai disturbi alimentari
I gruppi sui social-media come fonte di informazione per le donne in gravidanza
La presenza di professionisti sulle piattaforme online può essere per le donne in gravidanza un’opportunità di reperire informazioni in modo affidabile
Ghosting: motivazioni, conseguenze e strategie di coping
Uno studio ha esplorato le ragioni, le conseguenze e i modi per affrontare il ghosting, e i predittori della valutazione di questa esperienza come dolorosa
L’ autostima misurata in centimetri: la fitspiration e i suoi esiti psicologici su adolescenti e giovani adulti
La fitspiration sui social è associata alla promozione di corpi irrealistici, che sembrano promuovere l’esercizio fisico più per questioni di apparenza
La gelosia retroattiva e i social network
Controllare il profilo del partner sui social network rischia di portare allo sviluppo di gelosia retroattiva e ad aumentare i comportamenti di controllo
L’utilizzo dei social media e il benessere nella comunità LGBTQIA+
La ricerca evidenzia come gli adolescenti LGBTQIA+ trascorrano molto più tempo online e che godono di benefici significativi nell’utilizzo dei social media
Uno sguardo sul ruolo dei social media nei disturbi alimentari
I social media possono avere un ruolo fondamentale nel modellare le credenze sul proprio corpo e peso influenzando il rishcio di disturbi alimentari
Effetti degli influencer sul consumo di cibo ipercalorico dei bambini
La sponsorizzazione di prodotti alimentari sui social da parte di influencer aumenterebbe l’assunzione e le preferenze di alimenti ipercalorici nei bambini