Lo scopo dello studio di Silverii e colleghi è stato valutare se le ballerine di danza classica presentano punteggi di psicopatologia alimentare più elevati
I disturbi dell’alimentazione, l’ansia, l’autostima e il perfezionismo nello sport
Le atlete sono più a rischio d’insorgenza di disturbi alimentari per la pressione ambientale ma il rischio rimane anche nella popolazione femminile generale
I disturbi alimentari negli atleti di genere maschile
Esiste una serie di fattori che può influire sul rischio di sviluppo di disturbi alimentari nella popolazione maschile, che si accentuano tra gli atleti
L’ansia da competizione nello sport
L’ansia da competizione è composta da una parte cognitiva, con rimuginio e pensieri negativi, e una somatica, con segnali di attivazione corporea
Variazioni della concentrazione di testosterone e competitività in concomitanza delle fasi mestruali in atlete professioniste
Uno studio longitudinale ha indagato il legame tra il livello di testosterone salivare e la competitività in atlete agoniste e non agoniste
Sport e salute mentale in adolescenza
Quali associazioni sono presenti in adolescenza tra partecipazione allo sport individuale e di squadra e indici di salute mentale come ansia e depressione?
Effetto alone: esiste nello sport?
Sembra esistere l’effetto alone nello sport, ossia una distorsione della percezione dei tifosi innescata dal successo o fallimento della squadra preferita.
Praticare uno sport di squadra porterebbe benefici al cervello dei bambini
Alcuni ricercatori si sono chiesti se fare sport di squadra da bambini sia un fattore di protezione rispetto all’insorgenza della depressione in età adulta.
Ruminazione: perché errare è umano mentre perseverare è…ruminare sull’errore
La ruminazione nello sport porta gli atleti a focalizzarsi sugli errori commessi durante la prestazione. La mindfulness può rivelarsi una grande alleata..
Il conformismo in squadra: come i rapporti che si creano in un team sportivo influenzano il comportamento dei singoli atleti
Rapporti interpersonali positivi in una squadra influenzano non solo le prestazioni ma anche il comportamento dei singoli atleti fuori dalla palestra o dal campo. Questo il risultato di una recente ricerca condotta dall’Università della Pennsylvania