Una tecnica usata per intervenire sul rimuginio è l’Attention Training Tecnique, la cui efficacia è stata testata in un campione di studenti universitari
Internet e cervello: l’influenza sulle nostre capacità cognitive
L’uso di Internet può avere effetti acuti e sostenuti a livello cerebrale e sulle nostre capacità cognitive di attenzione, memoria e interazione sociale.
Quando la curiosità non uccide il gatto ma riduce l’incertezza
Un recente studio mostra come la curiosità è un fenomeno eterogeneo e che le persone curiose si distinguono nel modo in cui richiedono le informazioni.
Quando si dice “stare in un bell’ambiente”: la nuova promessa delle Neuroscienze
Le neuroscienze ambientali uniscono psicologia ambientale, sociale, cognitiva, neurobiologia e neuroscienze nel tentativo di spiegare il comportamento umano
Ruminazione: perché errare è umano mentre perseverare è…ruminare sull’errore
La ruminazione nello sport porta gli atleti a focalizzarsi sugli errori commessi durante la prestazione. La mindfulness può rivelarsi una grande alleata..
Una scala attentiva per la dimensione degli oggetti
Percezione della dimensione degli oggetti: uno studio recente ha provato a capire cosa rende possibile questo delicato meccanismo
Perché notiamo più rapidamente una voce aggressiva rispetto ad una normale o felice?
La rabbia può essere un segnale di minaccia potenziale, per questo motivo i nostri sensi promuovono un’elaborazione cerebrale dello stimolo.
Stigma e disfunzioni cognitive in pazienti con HIV: quale relazione?
Un recente studio ha messo in evidenza come lo stigma sociale possa compromettere alcune capacità cognitive in pazienti con HIV.
Come le nostre aspettative influenzano percezione, attenzione e apprendimento
È ormai noto e conosciuto il principio per cui impariamo dall’esperienza e costruiamo aspettative circa il nostro futuro. Tuttavia esse sono in grado di influenzare il nostro apprendimento dando priorità
Mancanza di coordinazione tra aree cerebrali? Possibile causa di disturbi dell’attenzione
Secondo un recente studio, la mancanza di sincronizzazione tra corteccia prefrontale e ippocampo può portare a disturbi seri, tra cui il disturbo dell’attenzione.